Le radici
Nel 1089 i Benedettini di San Vittore di Marsiglia, conosciuti appunto come i “Vittorini” , fondano un monastero in Gallura, e appena pochi anni dopo un altro gruppo di Monaci, presieduto da un Priore, si insedia nell’ Antico villaggio di Guthule o Guzule, nome poi adattato in Butule.
Ad essi, come sede del Priorato viene offerta la chiesa che quasi certamente da molti anni era la sede della Rettoria del villaggio San Nicola, che in seguito darà il nome anche al Priorato.
Il fatto che la chiesa di Butule fosse officiata dai Benedettini le conferì probabilmente una particolare dignità, per cui troviamo in seguito, nella diocesi di Bisarcio, tre altre chiese dedicate a San Nicola: la parrocchiale di Nughedu, la parrocchiale di Biduvè nel territorio di Pattada, e infine la chiesa di San Nicola di Ozieri, presso Fraigas.
Nel Condaghe di San Michele di Salvannor e nei libri delle decime dovute alla Santa Sede nel Trecento troviamo nominato il villaggio di Pira Domestica, divenuta poi in sardo Pira de Mestighe, segnato nelle antiche carte topografiche in una località dove è posizionata l’ attuale chiesa dedicata a San Nicola.
" Gran parte degli studiosi concordano con il fatto che la chiesa in oggetto doveva essere la parrocchiale del villaggio medievale di ' Pira 'e mestighe', spopolatosi nel corso del XVII secolo. La chiesa, che si fa risalire al XIII secolo, è realizzata in blocchi squadrati in pietra trachitica rossastra 'faccia a vista', posti in opera pseudo-isodoma, con alcuni tratti frutto di ricostruzione successiva. La pianta è caratterizzata da una navata unica particolarmente lunga, coperta con capriate lignee, e con il presbiterio preceduto da un arco trionfale a tutto sesto " ( Arch.Michele Calaresu ).
L’ edificio, costruito nel secolo XIII – XIV, anche se la facciata ha suggerito ad alcuni che tutta la chiesa sia del Cinquecento, doveva servire per la popolazione che si era stabilita attorno e nelle vicinanze già nel Medioevo. L’ antica chiesetta medioevale rimarrà anche per l’ avvenire punto di riferimento, nonostante il nuovo edificio inaugurato il 6 dicembre del 1994 dal Vescovo di Ozieri Mons. Giovanni Pisanu.
L’ una e l’ altro saranno, insieme, simbolo di quella Chiesa che pur accettando il moderno non rinnega mai il passato.